SCULTURE


 

 
 

Veglia notturna  (1998)

  Autoritratto mieloso  (2000)
     
     
 
Finalmente riposo  (2000)   I saperi delle foglie  (2000)
     
     

 
Il nido  (2000)   Il poeta  (2000)
     

E.M.: "O di diverso le lanterne dalle formelle?"

 

A.C.: "Si tratta un po' di riscoprire la nostra capacità di guardare e stupirci. E' il desiderio di essere voyauer, è un microcosmo di emozioni, è il piacere di concedersi un attimo di sogno, quasi che il tempo si sia fermato per un istante e ci conceda la possibilità di sognare, di stupirci di nuovo di fronte a piccole immagini di piccoli mondi a cui apparteniamo o vorremo appartenere".

 

E.M.: "Cosa ci dici, invece, dei tuoi nuovi lavori, i cassoni, che hanno proporzioni?"

 

A.C.: "Sento di aver bisogno di più spazio per poter far vivere le mie creature, anche se sono uno scultore che ama le piccole dimensioni.       I cassoni sono più grandi rispetto alle formelle, ma la vita che si racconta al loro interno si svolge sempre nelle piccole dimensioni; i luoghi grandi e sconfinati non mi appartengono o, meglio, non sento di appartenervi. E' una questione di orizzonti, quelli in cui vivo, lavoro e sento". 


Elisa Mezzetti

 

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