PITTURE


 

 
 

La piazza di notte  (1993)

  L'aviatore (a Lucio Riva)  (1993)
     
     
 
Mal di testa  (1993)   Non lontano da casa...  (1993)
     
     

 
Studio per scultura  (1993)   Una giornata alla finestra  (1993)
     

 

Il tempo biografico e fisico della durata dell'esistenza è da lui continuamente tradotto nei costanti tramandi figurali al mondo felice dell'infanzia nella casa di via Carbonieri e delle estati sulla montagna piena di castagni, mentre alla quotidianità dell'oggi e del complesso di via Pergolesi appartiene il disagio della dimensione urbana. 
 

Per Andrea la città è certo stimolante e vissuta come necessaria ma in essa si può vivere solo per forza di fantasia, immettendovi il flusso vitale assorbito nell'eden di Fellicarolo o le memorie, i sogni e le speranze di chi coltiva nell'interiorità della propria anima l'aspirazione a conservare dentro di sè la libertà che solo l'immaginazione e la poesia possono dare mentre, vivendo, ci adattiamo al mondo circostante. 

 

Questa consapevolezza colloca Capucci in una sorta di territorio 'border line', in bilico sempre fra concreta comprensione e accettazione del presente e volontà d'intervenirvi salvaguardando, anzi affermando, la propria identità attraverso i pensieri e le potenzialità più profonde del suo io. Mettendo dunque in campo le sue risorse migliori Capucci produce immagini che, ribadendo  un'etica esistenziale, sono anche dichiarazioni di intenti e idealità artistiche.


 

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